Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary
Polar Regions in the Earth System

Article Category

Article available in the following languages:

Trame che rivelano l’impatto dei cambiamenti climatici nelle regioni polari

Un approccio alla modellizzazione del clima basato sulle «trame» può aiutare le comunità polari ad adattarsi al futuro e consentire di intraprendere azioni efficaci a livello globale.

Alcune zone dell’Artico si stanno riscaldando quattro volte più velocemente rispetto al resto del pianeta, per cui comprendere cosa significhi tutto questo sia per le comunità locali che per il mondo nel suo complesso risulta fondamentale se vogliamo intraprendere un’azione significativa al riguardo. «Questi cambiamenti implicheranno conseguenze a livello locale in termini di fauna selvatica e di rischi per la società», spiega Priscilla Mooney, coordinatrice del progetto PolarRES(si apre in una nuova finestra) e ricercatrice presso il Centro di ricerca norvegese NORCE(si apre in una nuova finestra). «Eserciteranno inoltre impatti di portata globale, in quanto lo scioglimento dei ghiacci determina l’innalzamento del livello del mare e modifiche dei modelli meteorologici al di là delle regioni polari.»

Informazioni sul clima a sostegno di politiche efficaci

La motivazione alla base del progetto PolarRES, finanziato dall’UE, era quella di comprendere in maniera migliore i processi polari e il ruolo da essi svolto nel sistema climatico polare e globale, nonché di rafforzare la base di conoscenze a disposizione dei responsabili politici a tutti i livelli di governance. «Un punto di partenza fondamentale è stato riconoscere che le regioni polari influenzano il clima globale e ne sono a loro volta influenzate», spiega Mooney. «Abbiamo quindi voluto osservare le regioni polari inserendole in un contesto globale.» A tal fine il progetto ha riunito esperti di spicco in materia di cambiamenti climatici polari e globali, che hanno congiuntamente dato vita a un team impegnato nello studio delle interazioni tra atmosfera, oceano e ghiaccio marino nell’Artico e nell’Antartico, nonché del loro ruolo nel sistema climatico globale. L’obiettivo primario dello sforzo era quello di sviluppare modelli di previsione climatica che fossero in grado di fornire informazioni utili alle comunità locali, oltre che ai climatologi attivi nel campo dei cambiamenti globali. Mooney si aspetta che questi modelli forniranno nuove conoscenze in merito alle principali interazioni su scala locale tra l’atmosfera, l’oceano e il ghiaccio marino, nonché ai cambiamenti previsti nel sistema climatico globale.

Trame comprensibili sulla base delle previsioni dei modelli

PolarRES si è inoltre occupato della necessità di comunicare gli impatti climatici oltre i confini della scienza e del mondo accademico, una finalità raggiunta attraverso lo sviluppo di trame(si apre in una nuova finestra) comprensibili basate sulle previsioni dei modelli. «Intendevamo spiegare cosa significano i diversi scenari previsti per le comunità locali», aggiunge Mooney. «Ad esempio, cosa implica nella pratica un riscaldamento molto intenso nei mari di Barents e Kara? Come potrebbe influire sugli incendi boschivi, sul disgelo del permafrost, sulle rotte di navigazione transartiche e sugli ecosistemi marini?» Una trama, ad esempio, analizza gli impatti potenzialmente generati da un maggiore riscaldamento nei mari di Barents e Kara sul disgelo del permafrost. Le persone che vivono in aree interessate dal permafrost sono quasi 5 milioni e infrastrutture critiche come strade, oleodotti e aeroporti rischiano di attraversare una fase di degrado imprevista e immediata in caso di disgelo del permafrost sottostante, il che potrebbe comportare notevoli costi economici e sociali per le comunità artiche e rischi significativi per l’ambiente circostante. «Il nostro approccio basato sulle trame ci permette di studiare molteplici impatti dei cambiamenti climatici e di analizzare una gamma più ampia di cambiamenti ambientali», afferma Mooney. «Inoltre, ci consente di migliorare la qualità delle informazioni ottenute dai modelli climatici.»

Scenari legati ai cambiamenti climatici che fanno eco nelle comunità

Secondo quanto ritenuto da Mooney, questo approccio innovativo basato sulle trame contribuirà a far percepire in modo più efficace le informazioni sul clima nelle comunità e a portare allo sviluppo di azioni significative a livello locale, regionale e globale. «È importante che le persone residenti in regioni vulnerabili abbiano accesso a informazioni chiare e fruibili», osserva la ricercatrice. Tra queste potrebbero figurare modalità per far fronte al disgelo del permafrost o per adattarsi alle variazioni nei modelli di pesca. Il progetto ha anche lanciato lo strumento Polar Explorer(si apre in una nuova finestra), disponibile pubblicamente, che consente agli utenti di esplorare in modo intuitivo l’impatto dei processi climatici su minacce molto reali, come le perturbazioni degli ecosistemi marini, e nel quale vengono rappresentate entrambe le regioni polari. «Vogliamo davvero che questo strumento venga utilizzato dai gruppi locali al fine di valutare i potenziali impatti esercitati dai cambiamenti climatici», aggiunge Mooney, che conclude: «Cosa potrebbero significare, ad esempio, venti più forti o ondate di calore per le persone che vivono nell’Artico? Pensiamo che esso costituirà un’eredità di lunga durata fornita dal nostro progetto.»

Parole chiave

PolarRES, polare, cambiamenti climatici, Artico, Antartico, atmosfera, oceano, ghiaccio marino

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione

OSZAR »