Agricoltori robotici scendono in campo
Avete sentito parlare di Robocop. Ma di «robofarmer»? Anche se il concetto non è da blockbuster, i robot agricoltori sono molto reali e probabilmente appariranno nei campi vicino a voi. «Gli agricoltori sono alle prese con molte sfide, tra cui la carenza di manodopera, l’aumento dei costi delle risorse e l’impatto dirompente dei cambiamenti climatici», afferma Frits van Evert, ricercatore presso Wageningen University & Research(si apre in una nuova finestra). «I robot hanno tutte le carte in regola per aiutare a superare questi ostacoli.» Con il sostegno del progetto ROBS4CROPS(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE, van Evert ha contribuito a sviluppare e testare un sistema robotizzato completamente autonomo per il diserbo e l’irrorazione. «Questo sistema innovativo, dotato di attrezzi intelligenti, veicoli autonomi e software di alto livello per la pianificazione e la programmazione, è pronto ad aiutare gli agricoltori a ridurre il fabbisogno di manodopera e i costi», aggiunge van Evert.
Telerilevamento e posizionamento GNSS per raggiungere la piena autonomia
Il progetto ha utilizzato, tra le altre cose, un prototipo di robot sviluppato dal partner del consorzio(si apre in una nuova finestra) Agreenculture(si apre in una nuova finestra) e lo ha preparato per la commercializzazione. Questo lavoro ha comportato l’abilitazione della piena autonomia, che è stata ottenuta utilizzando le conoscenze della produzione industriale. Si trattava anche di trovare alternative al posizionamento GNSS(si apre in una nuova finestra). «Mentre la maggior parte dei sistemi autonomi dipende dal GNSS per la localizzazione e la navigazione, questi segnali satellitari non sono sempre facilmente disponibili nei frutteti e nei vigneti», spiega van Evert. Per colmare questa lacuna di posizionamento, il progetto ha sviluppato un metodo che si avvale di una tecnologia di rilevamento chiamata lidar per integrare il segnale GNSS.
Sistemi robotici in grado di auto-monitorarsi e auto-correggersi
La soluzione ROBS4CROPS è unica nel suo genere in quanto può essere utilizzata insieme ai macchinari, alle pratiche e agli standard agricoli esistenti. È inoltre progettato per auto-monitorare la qualità del proprio lavoro. «Se il sistema di controllo rileva che il diserbo non è all’altezza, viene inviato automaticamente un segnale al veicolo robotizzato, che effettua le regolazioni sul campo, senza bisogno della supervisione diretta dell’agricoltore», aggiunge van Evert. Il sistema di controllo è un software di alto livello che non solo permette al robot di autoregolarsi, ma risponde anche a eventi e ostacoli imprevisti.
Gli agricoltori sono entusiasti di introdurre la robotica nei loro campi
Il progetto si è avvalso di quattro progetti pilota su larga scala(si apre in una nuova finestra) per indagare e risolvere gli ostacoli tecnici e socio-economici all’adozione della soluzione. «Questi progetti pilota sono serviti sia come esperimenti che come dimostrazioni delle tecnologie», osserva van Evert. Ad esempio, dopo aver testato la soluzione sul campo, un coltivatore di uva in Grecia si è detto entusiasta di integrare ulteriormente la robotica nei suoi processi agricoli. In Spagna, una grande cooperativa di coltivatori di mele è ora fiduciosa nelle capacità dell’irroratore autonomo, mentre una grande cooperativa agricola in Francia è pronta a mettere i robot nelle mani degli agricoltori. «Gli agricoltori sono ansiosi di iniziare a usare i nostri robot e il principale fattore che ne limita l’adozione è che il produttore non riesce a tenere il passo con la domanda!», afferma van Evert.
Sfruttare i vantaggi dei sistemi robotici autonomi
Sebbene la robotica abbia chiaramente il potenziale per rendere l’agricoltura più resiliente alle sfide dei cambiamenti climatici e della carenza di manodopera, la sua adozione richiede progressi sia tecnici che socio-economici. La soluzione ROBS4CROPS affronta con successo entrambi gli aspetti. «Oltre alla tecnologia in sé, ne abbiamo dimostrato la praticità e l’efficacia in termini di costi, assicurando che le comunità agricole di tutta Europa possano raccogliere i benefici dell’introduzione di sistemi robotici autonomi nei loro campi», conclude van Evert.